La lettura dei 7 punti, divisi sostanzialmente in tre blocchi: natura giuridica dell'intesa; norme generali di accesso al concorso e norme generali riguardo le modalità e i contenuti dell'esame concorsuale, altro non dice. Non si fa minimamente riferimento ad una eventuale intesa riguardo ad una procedura straordinaria, ci si limita a sottolineare delineando la formulazione della graduatoria dei docenti riservisti, che essi siano quelli con più di tre anni di servizio ed in possesso già dell'idoneità diocesana per il fatto stesso di insegnare religione. Il principio rimane confermato: insegni religione, dunque sei idoneo canonicamente parlando. Dalla lettura inoltre traspare anche una seconda novità non presente, ad esempio, nella legge 186/2003: la valutazione riguardo la conoscenza delle Indicazioni Nazionali per l'IRC. A nostro avviso ciò presuppone naturalmente, anche se non esplicitato, che la commissione, proprio grazie a questo desiderio condiviso tra CEI e MI, debba essere composta da commissari di esame comprendenti docenti di religione cattolica di ruolo, che, secondo la norma, debbano aver maturato almeno cinque anni di servizio e non essere in quiescenza da oltre tre anni. Dunque sarà un esame concorsuale che per la prima volta vedrà quali commissari e di conseguenza rivestiti da una grossa responsabilità giurdica e morale, colleghi di religione disponibili a ricoprire tale incarico. Ulteriore elemento di novità rappresenta il rilascio del certificato di idoneità nei 90 giorni antecedenti la presentazione della propria domanda, nelle more della presentazione della stessa. Molti dei colleghi, di fronte a questa ulteriore distinzione, si sono lasciati prendere dal panico. Qualcuno addirittura, ancor oggi è convinto di dover sostenere nuovamente l'esame di idoneità previsto in alcune diocesi, altri ancora, che il certificato avrebbero dovuto chiederlo prima dei 90 giorni dall'intesa e dunque hanno chiamato i propri uffici per farsi rilasciare una copia... diciamo che le reazioni sono state le più disparate. In questa edizione supplementare del nostro Agorà IRC di dicembre abbiamo voluto raccogliere le vostre domande. In solo due giorni sono state circa 300, molte si ripetono e ne abbiamo lasciato appositamente traccia. Moltissime domande di carattere personale, ma che possono rappresentare anche la condizione di molti, iniziano con il verbo al presente singolare "posso?". Ebbene abbiamo cercato di rispondere a tutti e nella risposta, quando possibile, abbiamo anche specificato qualche caso particolare. Nei prossimi giorni pubblicheremo un ulteriore numero di Agorà come edizione straordinaria di gennaio, sarà un appropndimento giuridico di quanto già in parte presente in questo numero a cura dei nostri editorialisti, che desidero ringraziare, uno per uno per la loro passione e la gratuità del loro lavoro. Intanto auguri a tutti di un sereno 2021. Coordinatore Nazionale UIL Scuola IRC